Il Roque del Conde appartiene allo spazio protetto della Riserva Naturale speciale del Barranco del Infierno. Si chiama anche Roque de Ahiyo e Roque di Ichasagua in onore a questo grande capo indigeno, che resistette vari anni dopo che Tenerife fu conquistata dagli spagnoli nel 1496. Una insegna con il suo nome in cima alla montagna cosí lo ricorda.

Venendo dall'autostrada del sud dobbiamo prendere l'uscita 72 in direzione verso il nuovo ospedale del sud. Saliamo fino a trovare un bivio sulla sinistra che ci indica Vilaflor. Per questa strada proseguiamo fino alla localitá di Vento. Quando arriviamo lí seguimo i cartelli che ci portano fino al sentiero. L'inizio del sentiero é perfettamente segnalato, nel primo tratto attraversiamo il burrone del Rey, a questo punto osserva lo strapiombo sul fianco sinistro.

Passato questo burrone il sentiero inizia una leggera salita che aumenterá man mano che saliamo la montagna. Nel primo tratto possiamo osservare due grandi terreni resti di quello che fu una zona di coltivata e prospera di cereali. La vegetazione che domina é il Tabaiba e enormi cardoni. Il sentiero continua per una salita costante con pavimento solido e pareti di pietra. Se giriamo la vista verso il mare vedremo la vallata di San Lorenzo pieno di serre, la montagna di Guaza sopra Los Cristianos e la Caldaia del Rey, che é un enorme cratere vulcanico, che oggigiorno é coltivato con banane e pomodori. Man mano che saliamo la vista si estende a Los Cristianos, Las Americas, Adeje, Arona, La Camella e anche nei giorni di sereno l'isola vicina di La Gomera.

In cima troviamo un gran altopiano con residui di bancali abbandonati e un campo per cui si suppone che anche qui si coltivavano cereali. La parte piú stretta dell'altopiano punta verso il Teide, i fianchi dovuto all'erosione appaiono tagliati, questo ci permette una vista sorprendente come in un balcone.